In breve:
Secondo Bloomberg, Apple sta valutando l'acquisizione dell'azienda Perplexity AI per creare un motore di ricerca basato su intelligenza artificiale qualora fosse obbligata dai regolatori a interrompere il rapporto con Google, dal quale riceve miliardi di dollari l'anno (18 miliardi solo nel 2021). L'acquisizione permetterebbe anche ad Apple di rafforzare la propria competenza nel campo dell’intelligenza artificiale.
Riassunto completo:
- Secondo Bloomberg, Apple sta considerando seriamente l'acquisizione di Perplexity AI, start-up specializzata in intelligenza artificiale.
- Scopo principale sarebbe quello di creare un motore di ricerca basato sull'intelligenza artificiale da integrare in Siri e Safari.
- L'alternativa esaminata è una collaborazione strategica al posto di un'acquisizione totale.
- Apple e Perplexity hanno già avuto diversi incontri negli ultimi mesi, ma al momento non è ancora stata fatta un'offerta ufficiale.
- Questa scelta sarebbe molto utile ad Apple nel caso in cui i regolatori interrompano la collaborazione con Google, partnership che attualmente frutta ad Apple miliardi di dollari ogni anno (18 miliardi solo nel 2021).
- L'acquisizione di Perplexity permetterebbe inoltre ad Apple di reclutare nuovi talenti e recuperare terreno rispetto ad altri colossi tecnologici, come Meta, con i quali Apple sta già competendo nella ricerca di esperti nel settore.
- Attualmente Apple sta avendo difficoltà nello sviluppo di nuove funzioni basate su intelligenza artificiale, come dimostra il recente ritardo nell'aggiornamento di Siri.
La collaborazione Apple/Google
I regolatori potrebbero interrompere la collaborazione tra Google e Apple perché temono che il loro accordo limiti la concorrenza. In particolare, Google paga ogni anno miliardi ad Apple per restare il motore di ricerca predefinito su Safari, il browser degli iPhone. Questo accordo rende molto difficile per altri motori di ricerca, come DuckDuckGo o Bing, competere in modo equo. Le autorità antitrust, soprattutto negli Stati Uniti, stanno valutando se questa intesa viola le regole sulla concorrenza e crea un monopolio di fatto nel mercato della ricerca online.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Mariella Moon
Alternativa in italiano:
Manolo De Agostini
