Blue Origin recupera il primo stadio del New Glenn

In breve:

Blue Origin ha eseguito con successo il secondo volo del razzo orbitale New Glenn, lanciato da Cape Canaveral. A bordo vi erano due satelliti NASA per Marte (missione ESCAPADE) e un payload Viasat. La notizia più importante è il recupero con successo del primo stadio: Blue Origin è la seconda compagnia al mondo a raggiungere questo obiettivo con un booster orbitale.

Riassunto completo:

Blue Origin ha completato il secondo volo del suo razzo orbitale New Glenn, lanciato giovedì 13 novembre 2025 dal complesso di Cape Canaveral, in Florida.
A bordo del razzo si trovavano la missione ESCAPADE della NASA, composta da due satelliti diretti verso Marte, e un dimostratore tecnologico per le comunicazioni realizzato da Viasat.
Questo lancio ha segnato la prima missione commerciale del New Glenn, trasportando per la prima volta carichi utili realizzati da clienti esterni a Blue Origin.
Il primo stadio del razzo, soprannominato “Never Tell Me the Odds”, è stato recuperato con successo atterrando sulla chiatta autonoma Jacklyn, posizionata nell'Oceano Atlantico.
Il recupero del booster rende Blue Origin la seconda azienda al mondo, dopo SpaceX, ad aver riportato a terra un primo stadio di un razzo orbitale.
La missione ESCAPADE studierà l'interazione tra il vento solare e la magnetosfera di Marte; i satelliti arriveranno in orbita marziana nel settembre 2027 e inizieranno le operazioni scientifiche nel giugno 2028.
Il volo ha anche testato le capacità di riaccensione del secondo stadio del razzo nello spazio, un requisito fondamentale per future missioni scientifiche e commerciali verso orbite più alte.

Perché è importante?

Innanzitutto gli occhi della NASA sono su Blue Origin, da quando qualche settimana fa l'agenzia spaziale ha deciso di aprire le missioni lunari anche ad aziende diverse da SpaceX — questo successo quindi rappresenta un'ottima qualificazione. In generale poi SpaceX sta crescendo come azienda destinata al monopolio dell'esplorazione spaziale e della rete satellitare, quindi è positivo che aziende come Blue Origin riescano a raggiungere i suoi stessi obiettivi (il recupero del booster orbitale è sempre stato un traguardo di SpaceX).

Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):