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È ufficiale: Google non deve vendere Chrome

Ma comunque prende dei duri colpi.

In breve:

Google non dovrà vendere il browser Chrome, come stabilito da un giudice federale. La sentenza impone però che cessi gli accordi esclusivi con i produttori di dispositivi (Samsung e Apple) e di condividere i dati del motore di ricerca con i concorrenti.

Riassunto completo:

  • Un giudice federale ha stabilito che Google non sarà costretta a vendere il suo browser Chrome, rigettando una richiesta dei pubblici ministeri.
  • La decisione fa seguito al verdetto del giudice Amit Mehta dello scorso anno, che aveva dichiarato Google un monopolio illegale nel settore della ricerca online.
  • Google dovrà interrompere alcuni accordi esclusivi con i produttori di dispositivi per la distribuzione dei suoi prodotti, inclusi Chrome e Google Assistant.
  • L'azienda è anche obbligata a condividere i dati del suo motore di ricerca con i concorrenti.
  • I procuratori federali avevano chiesto che Google cedesse Chrome e fosse bandita dal mercato dei browser per cinque anni.
  • Il giudice Mehta ha ritenuto che la richiesta di disinvestimento forzato dei procuratori fosse un "eccesso" nella sua sentenza di 230 pagine.
  • Le azioni di Google sono aumentate dopo la sentenza, segnalando una percezione positiva da parte degli investitori.
  • La sentenza mira a promuovere la concorrenza tra i motori di ricerca e a evitare che il dominio di Google si estenda all'intelligenza artificiale generativa.

Te lo spiego meglio

Questo è stato un processo storico, probabilmente il più grande mai fatto a Google. Il rischio "ufficiale" era quello di dover vendere Chrome (rimedio ritenuto poi dal giudice "eccessivo") ma nei mesi si è menzionata anche la possibile vendita di Android. Alla fine Google comunque prende dei duri colpi: non potrà più pagare fior di milioni Apple e Samsung per figurare come motore di ricerca di default, browser di default o posizionare come predefinito Google Assistant e dovrà condividere con i competitor esattamente come funziona l'algoritmo che indicizza i siti web sui risultati di ricerca e come effettua il ranking dei contenuti — quest'ultimi due punti sono un paradiso per gli esperti SEO che fino ad oggi hanno giocato sempre un po' a indovinare.

Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):

Google will not be forced to sell Chrome, federal judge rules
Judge says tech giant can keep world’s most popular browser in ongoing battle over firm being ruled monopoly

Alternativa in italiano:

Giudice antitrust: Google non deve vendere Chrome, stop però ad accordi esclusivi
Il primo grande caso antimonoplio della nuova era tech produce rimedi modesti, bocciando le aggressive richieste di scorporo del governo. L’avvento dell’intelligenza artificiale ha cambiato il mercato

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