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Google apre agli store di terzi, dopo la disputa legale con Epic Games

Diamo inizio a una nuova era.

In breve:

Google implementerà in Android un sistema globale per registrare store di app di terze parti. Gli store potranno essere installati facilmente e potranno offrire installazioni e aggiornamenti senza impedimenti di interfaccia. Google potrà certificare e addebitare tariffe fisse per questi store ma non proporzionate ai ricavi. L'accordo con Epic Games, in attesa di approvazione, segna l'apertura del mercato delle app.

Riassunto completo:

  • Google introdurrà nella prossima versione di Android un sistema che consentirà agli store di app di terze parti di essere registrati ufficialmente.
  • Questi "Registered App Stores" potranno essere installati da siti web con un solo click e senza gli avvisi di sicurezza che accompagnano il tradizionale sideloading.
  • Il supporto per gli store registrati sarà globale, estendendo la portata oltre quanto richiesto da un precedente ordine limitato agli Stati Uniti.
  • Le installazioni gestite da questi store di terze parti potrebbero essere a basso "attrito", permettendo l'installazione delle app senza avvisi e l'aggiornamento automatico, in modo simile al Google Play Store.
  • Google potrà stabilire requisiti ragionevoli per la certificazione di questi store e addebitare commissioni per il processo, ma tali tariffe non potranno essere dipendenti dai ricavi.
  • L'accordo tra Google ed Epic Games, in attesa di approvazione dal giudice Donato, mira a rafforzare l'intento della corte verso una maggiore apertura del mercato delle app.
  • Le modifiche relative alle commissioni potrebbero essere implementate entro la fine di quest'anno, mentre quelle sugli app store di terze parti sono previste intorno a giugno 2026, con il lancio di Android 17.

Cosa è successo prima?

La disputa tra Google ed Epic Games nasce nel 2020, quando Epic inserì un sistema di pagamento diretto nel gioco Fortnite per evitare le commissioni del 30% imposte dal Play Store. Google reagì rimuovendo il gioco, e Epic la denunciò accusandola di monopolio. Dopo anni di cause, nel 2023 un tribunale americano ha dato ragione a Epic, stabilendo che Google aveva gestito in modo anticoncorrenziale il suo store di app. L’accordo attuale rappresenta quindi una svolta: Google accetta di aprire Android a store alternativi, segnando la fine di un controllo esclusivo sul mercato delle app.

Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):

Google settlement with Epic caps Play Store fees, boosts other Android app stores
Google will make several changes to Android app support globally, supported through at least 2032.

Alternativa in italiano:

L’accordo che cambierà il Play Store in tutto il mondo, anche in Italia. Epic festeggia, Google si salva
Colpo di scena nel processo tra Epic Games e Google: le due aziende hanno raggiunto un accordo provvisorio nel loro contenzioso che fa segnare un potenziale cambiamento nel modo in cui l’ecosistema Android opera a livello globale, quindi anche in Italia. Se il giudice accetterà Epic può festeggiare, Google può tirare un sospiro di sollievo.

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