In breve:
Opal è il nuovo strumento sperimentale di Google Labs che consente di creare mini-applicazioni AI e flussi di lavoro, anche complessi, usando il linguaggio naturale e un editor visuale, senza scrivere codice. Permette di concatenare prompt, modelli AI e strumenti, accelerando la prototipazione e la creazione di app personalizzate. Per ora è disponibile solo negli USA.
Riassunto completo:
- L'utilizzo di strumenti di codifica basati sull'intelligenza artificiale ha registrato una notevole impennata negli ultimi mesi, tanto che quasi ogni grande azienda tecnologica sta adottando soluzioni esistenti o sviluppandone di proprie.
- Le startup che operano in questo settore, noto come "vibe-coding", sono particolarmente ambite da acquirenti e investitori; un esempio è Lovable, che in soli otto mesi ha superato i 100 milioni di dollari di ricavi annuali ricorrenti.
- Google è l'ultima grande azienda a unirsi a questa tendenza, e sta testando un proprio strumento chiamato Opal.
- Opal è disponibile per gli utenti negli Stati Uniti attraverso Google Labs, una piattaforma che l'azienda utilizza per sperimentare nuove tecnologie.
- Con Opal, gli utenti possono creare mini-applicazioni web utilizzando semplici descrizioni testuali, oppure remixare app già esistenti presenti in una galleria dedicata.
- Il processo prevede che l'utente inserisca una descrizione dell'app desiderata, e lo strumento utilizzerà diversi modelli Google per generarla.
- Una volta che l'app è pronta, è possibile accedere a un pannello editor per visualizzare il flusso di lavoro visivo (input, output e passaggi di generazione) e modificare i prompt che guidano il processo.
- Opal consente inoltre agli utenti di pubblicare le loro nuove app sul web e di condividerne il link per permettere ad altri di testarle, richiedendo l'uso di un account Google per l'accesso.
- A differenza di Google AI Studio, che si rivolge principalmente agli sviluppatori, il flusso di lavoro visivo intuitivo di Opal suggerisce l'intenzione di raggiungere un pubblico più ampio, inclusi utenti senza competenze tecniche.
- Google si unisce così a una lunga lista di concorrenti come Canva, Figma e Replit, che stanno già sviluppando strumenti per permettere a persone non tecniche di creare prototipi di app senza dover scrivere codice.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Google is testing a vibe-coding app called Opal | TechCrunch
Google is testing a new vibe-coding tool called Opal, available in the U.S. through Google Labs, that lets users quickly spin up web apps with just a few prompts.

Alternativa in italiano:
Google abbraccia il vibe coding: ecco Opal
Google testa Opal, nuovo strumento di codifica disponibile negli Stati Uniti tramite Google Labs per creare app web rapidamente con semplici comandi.
