In breve:
Negli USA, la legge "Take It Down Act", che obbliga le piattaforme social a rimuovere entro 48 ore immagini intime diffuse senza consenso, anche se generate da intelligenza artificiale, è passata con un voto della Camera di 409 a 2 ed è pronta per essere firmata da Donald Trump. Nonostante il largo sostegno, molte associazioni temono che possa avere conseguenze negative per la privacy e la libertà online.
Riassunto completo:
- Negli Stati Uniti la legge "Take It Down Act" è stata approvata dalla Camera americana con 409 voti contro 2 ed è ora pronta alla firma del presidente Donald Trump.
- Questa legge impone alle piattaforme e ai social media di rimuovere entro un massimo di 48 ore le immagini intime pubblicate online senza il consenso dei soggetti interessati, comprese quelle create tramite l'intelligenza artificiale (deepfake).
- Pur avendo ricevuto un ampio sostegno bipartisan, diverse associazioni per i diritti digitali e civili, tra cui Cyber Civil Rights Initiative (CCRI) e Electronic Frontier Foundation (EFF), hanno espresso forti preoccupazioni sul potenziale abuso della legge, temendo che possa minacciare la privacy degli utenti, indebolire la crittografia delle conversazioni private o diventare uno strumento di censura politica.
- Google, Snap e altre aziende tecnologiche hanno accolto positivamente il provvedimento come passo fondamentale per proteggere le persone dalle immagini intime non consensuali, mentre alcune associazioni sottolineano il rischio che la legge possa favorire piattaforme vicine al governo.
- Il deputato repubblicano Thomas Massie, uno dei due contrari, ha motivato il proprio voto negativo definendo la legge una "pericolosa strada scivolosa, suscettibile di abusi e conseguenze indesiderate."
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Take It Down Act heads to Trump’s desk
Trump has pledged to sign it.

Alternativa in italiano:
Cos’è Take it Down, il sito per rimuovere foto e video di abuso e sfruttamento dei minori
L’iniziativa, che funziona anche in Italia, è gestita dal National Center for Missing & Exploited Children e sostenuta da Facebook per arginare …
