In breve:
Microsoft, il maggiore finanziatore di OpenAI con oltre 13 miliardi investiti dal 2019, potrebbe cedere parte della sua quota societaria in cambio di un accesso prolungato alle tecnologie AI oltre il 2030. Recentemente, OpenAI ha deciso di non adottare una struttura completamente a scopo di lucro e passerà invece a una società benefit controllata da un ente non-profit, ma Microsoft dopo l'annuncio ha richiesto garanzie sul suo investimento.
Riassunto completo:
- Microsoft e OpenAI stanno discutendo di rinegoziare il loro accordo d’investimento, con Microsoft disposta a cedere parte della sua partecipazione azionaria in cambio di un accesso continuato ai prodotti e modelli di OpenAI dopo il 2030.
- Microsoft è il più grande sostenitore finanziario di OpenAI, con investimenti che hanno superato i 13 miliardi di dollari dal 2019.
- Fondata nel 2015 come società non-profit da Sam Altman, Elon Musk e Ilya Sutskever, OpenAI si è trovata al centro di forti tensioni nel 2024 quando ha iniziato a valutare il passaggio da una struttura non-profit a una a scopo di lucro.
- Elon Musk, co-fondatore di OpenAI, ha criticato aspramente la scelta di trasformare la società in un’azienda orientata al profitto, avviando persino un'azione legale nel novembre 2024 per impedirlo e dichiarando che OpenAI ha tradito il proprio intento originario di creare software open-source.
- Nel febbraio 2025, Musk ha guidato un gruppo di investitori proponendo un'offerta da 97,4 miliardi di dollari per rilevare OpenAI, offerta rifiutata dal CEO di OpenAI Sam Altman.
- Il 5 maggio 2025, OpenAI ha annunciato ufficialmente che non diventerà una società puramente a scopo di lucro, ma adotterà la forma di una società benefit, entità profit-oriented ma con obblighi legali di perseguire obiettivi sociali o di pubblica utilità, controllata da una entità senza scopo di lucro.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng): Coin Telepgrah
Alternativa in italiano:
OpenAI sta rinegoziando l’accordo con Microsoft in vista di una futura Ipo
Secondo fonti del Financial Times, Microsoft sarebbe disposta a ridurre la propria quota azionaria nella nuova struttura societaria in cambio dell’accesso alle tecnologie future oltre il 2030
