Regolatori contattano Tesla dopo i problemi dei primi robotaxi

In breve:

Tesla ha avviato ad Austin un servizio limitato di robotaxi autonomi utilizzando meno di due dozzine di auto Model Y con il nuovo software FSD Unsupervised, che richiede però la presenza di un supervisore umano a bordo. Subito dopo il lancio, diversi video online hanno mostrato comportamenti caotici dei veicoli, tra cui auto che procedevano in contromano e frenate brusche. L’autorità statunitense per la sicurezza stradale (NHTSA) ha già contattato Tesla per chiarimenti, estendendo un’indagine già in corso per incidenti precedenti (anche fatali) legati alla guida autonoma.

Riassunto completo:

Tesla ha avviato ad Austin, Texas, un servizio di robotaxi autonomi basato su invito riservato con meno di due dozzine di auto Model Y.
Subito dopo il lancio, diversi video sui social mostrano i robotaxi Tesla comportarsi caoticamente, inclusi episodi come un veicolo che va in contromano e un altro che frena bruscamente per evitare auto ferme della polizia.
La NHTSA, autorità statunitense per la sicurezza stradale, ha confermato di essere a conoscenza degli incidenti e ha contattato Tesla per ulteriori chiarimenti; è già in corso un'indagine federale sulle versioni precedenti del software di guida autonoma dopo incidenti seri e mortali.
Il progetto Tesla utilizza il nuovo software FSD Unsupervised, limitato a condizioni meteo favorevoli e orari diurni, e prevede comunque la presenza di un supervisore umano a bordo, seduto sul sedile del passeggero.
Nonostante l'entusiasmo iniziale degli investitori che ha portato le azioni Tesla a crescere dell'8%, il lancio non ha mantenuto le numerose promesse fatte in passato da Elon Musk. Nel frattempo, concorrenti come Waymo hanno già superato quota 10 milioni di corse a pagamento.