In breve:
Sam Altman, CEO di OpenAI, è stato ascoltato dal Congresso USA insieme a dirigenti di Microsoft e AMD per discutere opportunità e rischi dell’intelligenza artificiale, che secondo Altman potrebbe diventare più impattante di internet, ma richiede grandi investimenti in infrastrutture. La competizione con la Cina, che punta alla leadership entro il 2030, è al centro del dibattito. Alcuni senatori hanno sollevato preoccupazioni su privacy, sicurezza e disinformazione, mentre dirigenti come Lisa Su di AMD hanno criticato le restrizioni all’export tecnologico, temendo una spinta verso l’uso di IA cinesi meno sicure.
Riassunto completo:
- Sam Altman, CEO di OpenAI, è stato ascoltato dal Congresso USA insieme a dirigenti di Microsoft e AMD per discutere delle opportunità e dei rischi dell'intelligenza artificiale (IA).
- Altman sostiene che l’IA possa diventare almeno grande quanto internet, forse più grande, ma sottolinea la necessità di investimenti significativi nelle infrastrutture.
- Gli USA sono impegnati in una competizione globale sull’intelligenza artificiale, specialmente con la Cina, che punta alla leadership del settore entro il 2030.
- Durante l’audizione al Congresso alcuni senatori hanno espresso preoccupazioni sulla protezione dei dati, sicurezza informatica e possibili rischi di confusione e disinformazione derivanti dall'IA.
- Dirigenti aziendali, incluso il CEO di AMD Lisa Su, criticano limitazioni all’esportazione di tecnologia USA perché potrebbero spingere altri paesi verso l'adozione di tecnologie cinesi meno avanzate.
- Le recenti restrizioni del governo USA sull'export di chip avanzati verso la Cina potrebbero costare a Nvidia circa 5,5 miliardi di dollari e ad AMD 1,5 miliardi di dollari di ricavi persi nei prossimi mesi.
- Altman ha visitato il sito del nuovo data center Stargate per l'IA in Texas, affermando che sarà il più grande impianto al mondo nel suo genere e lodando gli incentivi statali offerti.
- L'espansione dei data center per l'IA comporta un aumento notevole dei consumi energetici, che entro il 2028 potrebbero rappresentare fino al 12% della domanda elettrica degli Stati Uniti.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):
Alternativa in italiano: Cryptopolitan