Tesla avvia finalmente il servizio di robotaxi in Texas

In breve:

Tesla ha avviato il suo servizio di taxi autonomi ad Austin, limitandosi ad un quartiere e con la presenza obbligatoria di un dipendente a bordo (nel sedile passeggero di fronte), utilizzando auto Model Y e non il futuristico modello "Cybercab". Nonostante alcuni utenti abbiano apprezzato il servizio, ci sono stati errori, come una vettura che continuava a oltrepassare la destinazione senza fermarsi. Tesla parte in ritardo rispetto a Waymo (Google), che dal 2020 realizza oltre 250.000 corse settimanali in diverse città americane.

Riassunto completo:

Tesla ha lanciato il suo servizio di taxi autonomi (robotaxi) ad Austin, Texas, ma con condizioni limitate: solo in un quartiere, riservato esclusivamente a un gruppo selezionato di fan e con un dipendente Tesla seduto sul sedile del passeggero.
Le promesse ambiziose del CEO Elon Musk fin dal 2019 includevano taxi autonomi che avrebbero trasformato radicalmente il settore della mobilità urbana e auto "Cybercab" senza volante o pedali, ancora non in produzione né autorizzate alla guida.
Le vetture utilizzate nel test erano semplicemente Tesla Model Y normali, non Cybercab specializzati, ed erano soltanto poche auto di proprietà dell’azienda.
Nonostante l'entusiasmo di alcuni utenti, il test ha mostrato problemi: video pubblicati hanno evidenziato come alcune auto abbiano fatto errori significativi, compreso il caso di una vettura che continuava a oltrepassare la destinazione senza fermarsi.
Il servizio proposto da Tesla è in forte ritardo rispetto ai concorrenti; Waymo (Google), ad esempio, offre taxi autonomi già dal 2020 e attualmente effettua più di 250.000 corse pagate ogni settimana in città quali Austin, Phoenix, Los Angeles e San Francisco.
General Motors ha invece ritirato il suo servizio autonomo lo scorso anno, dopo un grave incidente che ha coinvolto un pedone.

Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):