In breve:
Un giudice federale statunitense ha dato ragione a Meta nella causa intentata da 13 autori, tra cui Sarah Silverman, affermando che usare libri protetti da copyright per addestrare modelli AI rientra nel "fair use", poiché l'uso è stato ritenuto trasformativo e quindi non illecito. Tuttavia, il giudice ha chiarito che questa decisione non implica automaticamente la legalità di tutti gli altri casi analoghi, evidenziando che argomentazioni più solide da parte degli autori potrebbero portare a risultati opposti. Questa sentenza arriva pochi giorni dopo un'altra decisione favorevole per Anthropic in un caso simile. Nel frattempo, altre aziende come OpenAI, Microsoft, e Midjourney affrontano cause analoghe da parte di soggetti come The New York Times, Disney e Universal, con esiti ancora incerti.
Riassunto completo:
- Un giudice federale statunitense si è espresso a favore di Meta nella causa intentata da 13 autori, tra cui Sarah Silverman, affermando che l’azienda avrebbe il diritto, in questo specifico caso, di addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale su libri protetti da copyright.
- La decisione del giudice Vince Chhabria si basa sulla dottrina legale nota come "fair use", secondo cui Meta non avrebbe semplicemente riprodotto i libri, ma li avrebbe utilizzati in maniera trasformativa, generando quindi qualcosa di nuovo e non illecito.
- Questa sentenza arriva appena pochi giorni dopo una decisione simile che ha dato ragione ad Anthropic, altra compagnia tecnologica coinvolta in una controversia legale analoga.
- In ogni caso, il giudice ha precisato che tali decisioni non implicano automaticamente che altri casi simili siano legali: ha specificato infatti che, in circostanze meglio argomentate, gli autori potrebbero facilmente prevalere.
- Uno dei motivi principali della vittoria di Meta risiede nel fatto che gli autori della causa non hanno fornito prove significative del danno economico subìto per via della presunta violazione.
- Il giudice ha inoltre evidenziato che altri settori, come per esempio quello dei giornali e notizie, potrebbero presentare argomentazioni di violazione del copyright più forti, essendo maggiormente vulnerabili alla competizione indiretta generata dai modelli di intelligenza artificiale.
- Sono in corso altre cause simili: ad esempio, The New York Times sta facendo causa a OpenAI e Microsoft per l’addestramento con articoli di notizie, mentre Disney e Universal hanno denunciato Midjourney riguardo all'utilizzo di film e serie TV.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):

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