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Nuovi droni rilasciano sfere infuocate per controllare gli incendi

Bruciare le cose combustibili è un antica prevenzione. Oggi lo fanno i droni.

In breve:

Per secoli i vigili del fuoro hanno usato il fuoco controllato per prevenire gli incendi, bruciando il materiale combustibile. Oggi questa operazione viene fatta da droni quadricotteri. Questi dispositivi rilasciano piccole sfere combustibili che si accendono dopo 30-45 secondi, generando incendi mirati e tracciabili. La tecnologia è stata sviluppata nel 2017 dalla startup americana Drone Amplified, con il sostegno del governo statunitense. Oggi l’azienda opera con oltre 200 sistemi in almeno 30 stati USA, oltre che in Canada, Germania e Australia.

Riassunto completo:

  • Un incendio di vaste proporzioni, innescato da un fulmine il 4 luglio 2025, ha devastato il Parco Nazionale del Grand Canyon.
  • Denominato "Dragon Bravo Fire", ha consumato oltre 100.000 acri, classificandosi come il più grande incendio del 2025 fino a quel momento, e ha distrutto 70 edifici, inclusa la storica Grand Canyon Lodge.
  • Per secoli, i vigili del fuoco hanno utilizzato i fuochi controllati per prevenire la diffusione degli incendi, eliminando il materiale combustibile.
  • Oggi, questa pratica è sempre più spesso avviata da droni quadricotteri che rilasciano piccole sfere combustibili.
  • Queste sfere, una volta rilasciate, si accendono dopo 30-45 secondi, generando incendi controllati e tracciabili.
  • La startup Drone Amplified, con sede in Nebraska, ha sviluppato questo sistema nel 2017, con il supporto del Dipartimento degli Interni e del Servizio Forestale degli Stati Uniti.
  • Attualmente, otto anni dopo, i droni dell'azienda operano con oltre 200 sistemi in almeno 30 stati degli Stati Uniti, oltre che in Canada, Germania e Australia.
  • L'uso dei droni consente di coprire una vasta area, migliorare la consapevolezza situazionale durante gli incendi e operare anche di notte.
  • L'impiego di droni per la sorveglianza e la valutazione dei danni è iniziato intorno al 2011, rivelandosi un'alternativa più economica e accessibile agli elicotteri.
  • La diffusione dei droni tra i dipartimenti antincendio statunitensi è triplicata in soli due anni, passando da circa 200 unità nel 2018 a un numero significativamente maggiore.
  • Il sistema utilizza un drone modificato e un contenitore che può ospitare fino a 450 sfere combustibili (circa 6 kg).
  • Ogni sfera, composta da permanganato di potassio, viene iniettata con glicole etilenico prima del lancio, e il drone può rilasciarne fino a 120 al minuto.
  • I pompieri controllano il drone tramite un'applicazione e utilizzano termocamere per monitorare in condizioni di fumo.
  • Il costo totale del sistema, inclusi drone, software e formazione, è di circa 100.000 dollari, rendendolo spesso più conveniente e intrinsecamente più sicuro rispetto all'impiego di elicotteri con equipaggio.
  • La sicurezza è un vantaggio fondamentale: i droni non sono esposti ai rischi di inalazione di fumo o monossido di carbonio, e un loro schianto, sebbene costoso, non comporta perdite di vite umane, a differenza di circa il 25% delle fatalità legate all'aviazione antincendio.
  • Uno studio del 2024 ha evidenziato che i fuochi controllati, uniti al diradamento degli alberi, possono ridurre la gravità degli incendi di oltre il 60%.
  • Per garantire la sicurezza, il sistema di sgancio del drone rilascia le sfere solo all'interno di un'area geografica predefinita (geofencing), e sensori di bordo rilevano eventuali danni, disabilitando il meccanismo e innescando un piccolo fuoco di sicurezza.
  • La stessa tecnologia di sgancio viene applicata in altri ambiti, come il rilascio di capsule di zanzare per il controllo della popolazione in Hawaii e il rilascio di cariche esplosive per la gestione delle valanghe in Alaska.

Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):

These drones drop burning balls in the forest to control wildfires
The hundreds of combustible ‘Dragon Eggs’ create control burns.

Alternativa in italiano: non pervenuta

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