In breve:
A Bologna è stato inaugurato Pitagora, un supercomputer targato Lenovo da 50 milioni di euro dedicato alla fusione nucleare. La macchina, capace di 43 milioni di miliardi di operazioni al secondo, mira ad accelerare lo sviluppo di reattori per la produzione di energia elettrica, tramite il controllo delle turbolenze del plasma che, se distribuito male, tende a danneggiare le pareti del reattore.
Riassunto completo:
- Un supercomputer chiamato Pitagora è stato inaugurato nel data center Cineca di Casalecchio di Reno, Bologna, con un costo di 50 milioni di euro finanziato dal consorzio Eurofusion.
- Pitagora è dedicato esclusivamente alla ricerca sulla fusione nucleare e mira ad accelerare lo sviluppo di reattori per la produzione di energia elettrica, nell'ambito dei progetti Iter e Demo.
- La macchina effettua circa 43 milioni di miliardi di operazioni al secondo ed è usata per la simulazione numerica della fisica del plasma e l'analisi strutturale di materiali avanzati per la fusione.
- La sua potenza di calcolo è indispensabile per validare i risultati sperimentali e per la progettazione della futura centrale elettrica a fusione DEMO, in particolare simulando la turbolenza del plasma.
- Pitagora si distingue per un sistema di raffreddamento a liquido Lenovo Neptune che riduce il consumo di elettricità fino al 40% rispetto agli standard, con un'efficienza operativa (PUE) di circa 1,1.
- Il supercomputer sostituisce il precedente Marconi e posiziona Bologna come un centro importante per la fusione nucleare in Europa, grazie al supporto di Eurofusion, un consorzio di quasi 30 paesi membri.
- All'inaugurazione hanno partecipato i ministri italiani dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sottolineando la leadership italiana nel settore.
Il supercomputer più grande d'Italia
Si chiama Leonardo ed è il supercomputer italiano ospitato dal CINECA a Bologna. Entrato in funzione nel 2022, è usato per simulazioni scientifiche e climatiche, modelli di intelligenza artificiale, ricerca medica e studi su energia e materiali, permettendo di elaborare dati che richiederebbero anni con computer normali. Al debutto fu il quarto supercomputer più potente al mondo, nel 2024 era sesto e oggi è decimo nella classifica TOP500, con una potenza di oltre 240 petaflop, restando il più potente in Italia e tra i primi in Europa.
Questo testo è un riassunto del seguente articolo (eng):

