A quasi cinque anni dalla denuncia del Dipartimento di Giustizia (DOJ), Google esce dalla fase rimedi del caso antitrust sulla ricerca con ferite... lievi? L'accusa era l'illegalità del monopolio e per mesi si è menzionato un rimedio crudele: la vendita di Chrome, un browser che ad oggi detiene il 70% del traffico mondiale.
In un colpo di scena degno di una serie TV anni 2000, il giudice Amit Mehta pochi giorni fa ha battuto il martello e ha dichiarato "eccessiva" la perdita di Chrome, quindi ha affondata la lama su altri aspetti, facendo volare miliardi e miliardi di dollari nel giro di poche ore di sentenza.
Eppure Google non muore — perché?
La minaccia più grande è arrivata prima, con l'avvento dell'IA, quando gli utenti hanno iniziato a cercare tramite i chatbot e a ridurre l'utilizzo dei motori di ricerca, ma Google è sopravvissuta anche lì.
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