Buon sabato,
questa settimana abbiamo visto in prima linea l'accordo tra Apple e Google: quest'ultima verrà pagata un miliardo di dollari l'anno per rendere intelligente Siri tramite Gemini. Poi vedremo un nuovo importantissimo computer quantistico, i MacBook economici (sotto i mille dollari), e tanto altro ancora. Buona lettura!
Editoriale del sabato
Ispirato alle notizie della settimana.

Come uso l'IA per Morning Tech e per la vita privata
Aggiornato a ottobre 2025.
Notizie della settimana
Una selezione delle notizie più rilevanti della settimana.

Apple pagherà 1 miliardo di dollari per avere Gemini in Siri
Business
Apple sta finalizzando un accordo da circa 1 miliardo di dollari all'anno con Google per integrare il modello da 1.2 trilioni di parametri di Gemini nel rinnovato assistente vocale Siri. Questa sarebbe una soluzione "temporanea", prevista per la prossima primavera. I dati utente rimangono protetti sui server Apple e quest'ultima si impegna a sviluppare la propria tecnologia.
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Fonte: Bloomberg
Alternativa in italiano: Startup Italia
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La toppa di Gemini
Sarà davvero temporaneo Gemini su Siri? Perché non l'hanno fatto prima e si sono tirati addosso l'odio—e una class action—di tutti coloro ai quali era stato promesso un Apple Intelligence molto più intelligente? È stato un mix di cose ma il problema principale è stato manageriale e legato ai dipartimenti: come spiegato in un editoriale di Morning Tech, i lavori su Siri si dividono in tre dipartimenti che rispondono tutti al macro cappello "Apple AI/ML", e questi hanno sempre lavorato a compartimenti stagni, isolandosi anche dal resto dei team che si occupano di altro ma che sviluppano ampiamente per iOS, MacOS e iPadOS. Tutto a un tratto, questi dipartimenti estranei e sconosciuti fra loro, si sono ritrovati a dover armonizzarsi sotto un'IA che nessuno ancora aveva sviluppato. E questo è l'altro problema: Apple ha perso totalmente il treno, mentre tutti gli altri iniziavano a mettere le basi dei loro LLM, in tempi in cui l'addestramento era più anarchico e quindi più facile.
Presentato un nuovo computer quantistico che batte tutti gli altri
Tecnologia
Quantinuum, valutata 10 miliardi di dollari, ha presentato Helios, computer quantistico già in fase di test con clienti come JPMorgan Chase. La macchina si distingue perché riesce a mantenere stabile e affidabile una parte molto più ampia dei suoi “bit quantistici” rispetto ai modelli concorrenti, rendendo la tecnologia piuttosto unica e più vicina all’impiego commerciale. Quantinuum prevede di lanciare entro il 2029 una versione ancora più potente, chiamata Apollo, mentre ha già introdotto un nuovo linguaggio di programmazione, Guppy, per facilitare agli sviluppatori la scrittura di software quantistici.
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Fonte: The Wall Street Journal
Alternativa in italiano: Il Software
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Helios è un grande passo
Helios è importante perché segna un passo concreto verso computer quantistici davvero utilizzabili nella vita reale. A differenza dei modelli di Google o IBM, che ancora commettono molti errori, Helios riesce a mantenere stabili quasi la metà dei suoi “qubit”, cioè le unità che usano per calcolare, grazie a un sistema che corregge automaticamente gli sbagli. In pratica è molto più preciso e affidabile, e questo lo rende uno dei primi computer quantistici che inizia ad avere senso anche per applicazioni pratiche, non solo per la ricerca.

SpaceX costruirà data center in orbita bassa
Spazio
I satelliti attuali già gestiscono dati, ma la prossima fase vedrà l'uso di satelliti più grandi. I satelliti Starlink V3 di SpaceX avranno una capacità di 1 Tbps, dieci volte superiore ai V2 mini, quindi adatti a ospitare data center. SpaceX prevede di lanciare circa 60 di questi satelliti per ogni Starship entro il 2026.
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Fonte: Ars Technica
Alternativa in italiano: non pervenuta
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Non solo Musk
Diverse startup, come Starcloud, hanno iniziato ad investire in questo settore e l'idea ha attirato anche l'interesse dei magnati della tecnologia. A maggio, è emerso che l'ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt ha acquisito Relativity Space grazie al suo interesse per i data center spaziali. Poi, all'inizio di questo mese, il fondatore di Amazon Jeff Bezos ha previsto che data center su scala gigawatt saranno costruiti nello spazio entro i prossimi 10-20 anni.
Che vantaggi hanno?
I data center in orbita sono veri e propri server installati su satelliti, progettati per elaborare e archiviare dati direttamente nello spazio anziché sulla Terra. Funzionano grazie a sistemi di raffreddamento passivi (sfruttando il freddo dello spazio), pannelli solari per l’alimentazione e collegamenti ottici o radio per trasmettere i dati alle stazioni terrestri. Sono considerati convenienti perché riducono i costi energetici legati al raffreddamento, offrono latenza più bassa per le comunicazioni globali, e garantiscono maggiore sicurezza fisica (difficili da attaccare o danneggiare). Inoltre, potrebbero ridurre il consumo di acqua e l’impatto ambientale rispetto ai data center tradizionali.

I Robotaxi Baidu raggiungono 250.000 corse settimanali
Tecnologia
L'unità Apollo Go di Baidu, gigante tecnologico cinese, ha superato le 250.000 corse settimanali completamente senza conducente al 31 ottobre, un dato paragonabile a quello riportato da Waymo, l'operatore di robotaxi di Alphabet (Google), lo scorso aprile.
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Fonte: CNBC
Alternativa in italiano: Cryptopolitan
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Chi sta vincendo?
Al momento la Cina è in vantaggio nella corsa ai robotaxi completamente autonomi grazie a una diffusione commerciale già in corso in diverse città e a una filiera tecnologica nazionale che integra veicoli elettrici, sensori e chip a costi più bassi. Aziende come Baidu Apollo, WeRide e AutoX gestiscono centinaia di migliaia di corse settimanali senza conducente di sicurezza, mentre negli Stati Uniti Waymo e Cruise hanno ridotto le proprie operazioni dopo incidenti e problemi regolatori. La Cina beneficia anche di regole più permissive e di un forte supporto statale, mentre l’Occidente resta leader in software e intelligenza artificiale ma procede più lentamente per vincoli legali e assicurativi. In sintesi, oggi il dominio dei robotaxi pende verso la Cina, anche se la redditività del settore resta ancora tutta da dimostrare.

Nokia e Rohde & Schwarz hanno testato un ricevitore 6G
Tecnologia
Nokia e Rohde & Schwarz hanno testato un nuovo ricevitore 6G che utilizza l’intelligenza artificiale per superare uno dei principali limiti delle future reti: la scarsa portata delle onde ad altissima frequenza come quelle del 6g. La tecnologia permette di “ripulire” e amplificare i segnali, estendendo la distanza di trasmissione fino al 25% in più rispetto agli standard attuali. Questo risultato potrebbe consentire di implementare il 6G sfruttando le infrastrutture 5G già esistenti, riducendo così costi e tempi di diffusione, oltre a migliorare velocità ed efficienza energetica.
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Fonte: ComputerWeekly
Alternativa in italiano: non pervenuta
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A che punto siamo con il 6G?
La tecnologia è in sviluppo da parte di colossi come Nokia, Ericsson, Samsung, Huawei e ZTE e in prima linea ci sono Stati Uniti, Europa, Cina e Corea del Sud. L'obiettivo è offrire velocità fino a 100 volte superiori al 5G e connessioni quasi istantanee per realtà mista, veicoli autonomi e intelligenza artificiale distribuita. I primi standard sono attesi intorno al 2028, con un lancio commerciale previsto tra il 2029 e il 2030.

Apple entra nel mercato dei laptop economici
Big Tech
Apple sta sviluppando un nuovo Mac economico, nome in codice J700, previsto per il lancio nella prima metà del prossimo anno. Mirando a competere con Chromebook e PC Windows entry-level, il dispositivo sarà destinato a studenti e utenti che ne fanno un impiego limitato, con un prezzo inferiore a 1000 dollari. Utilizzerà componenti meno avanzati, incluso un processore iPhone (prima volta in un Mac) e un display LCD più piccolo.
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Fonte: Bloomberg
Alternativa in italiano: Macitynet
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Google apre agli store di terzi, dopo la disputa legale con Epic Games
Big tech
Google implementerà in Android un sistema globale per registrare store di app di terze parti. Gli store potranno essere installati facilmente e potranno offrire installazioni e aggiornamenti senza impedimenti di interfaccia. Google potrà certificare e addebitare tariffe fisse per questi store ma non proporzionate ai ricavi. L'accordo con Epic Games, in attesa di approvazione, segna l'apertura del mercato delle app.
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Fonte: Ars Technica
Alternativa in italiano: DDay
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Cosa è successo prima?
La disputa tra Google ed Epic Games nasce nel 2020, quando Epic inserì un sistema di pagamento diretto nel gioco Fortnite per evitare le commissioni del 30% imposte dal Play Store. Google reagì rimuovendo il gioco, e Epic la denunciò accusandola di monopolio. Dopo anni di cause, nel 2023 un tribunale americano ha dato ragione a Epic, stabilendo che Google aveva gestito in modo anticoncorrenziale il suo store di app. L’accordo attuale rappresenta quindi una svolta: Google accetta di aprire Android a store alternativi, segnando la fine di un controllo esclusivo sul mercato delle app.
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In questa breve intervista di CNBC, Bill Gates illumina in maniera chiara sui temi della "bolla IA", l'impatto sulle posizioni lavorative e il consumo di energia.
Vedi video su youtube.com (eng - 5:02)


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